Festival di Cannes 2025 - Red Carpet

LA CROISETTE S'ILLUMINA DI STELLE E DI ITALIA 

Cannes, maggio 2025. Sulla celebre Croisette, sotto il cielo di Provenza che si finge zaffiro, va in scena un festival che è più di un festival... è una liturgia laica della celluloide! Come ogni anno, il mondo accorre, e l'Italia – oh, l'Italia! – si presenta pettinata, lucidata e scintillante, come una Giulietta d'antan in abito da sera. 

Allora, cominciamo dalla passerella più ambita dell'Universo conosciuto: il Red Carpet! Ma attenzione! Quest'anno, niente nudità, niente trasparenze, niente spacchi che minacciano la tenuta degli equilibri diplomatici internazionali! La direzione del Festival, in un impeto di moralità d'altri tempi, ha detto basta alle scollature più profonde del Mediterraneo e ha imposto un dress code che più che codice... è regolamento militare!

Eppure, le dive non si sono fatte cogliere impreparate. Juliette Binoche, presidentessa della giuria, in bianco immacolato, guida il corteo delle star come una madonna laica della cinematografia francese. Bella Hadid, ah, Bella! In Saint Laurent nero con spacco da capogiro (ma conforme alle nuove regole, s'intende), omaggia la Bardot senza scandalizzare la Repubblica. E Alba Rohrwacher, dama d'altri tempi in nero Chanel, rappresenta l'Italia con grazia e misura, sia sul tappeto che nella giuria ufficiale.

Ma veniamo alla vera sostanza: i film! L'Italia non si accontenta di sfilare, no signore! L'Italia compete, giudica, incanta!

🎬 In concorso, il nostro Mario Martone presenta Fuori, opera ispirata a Goliarda Sapienza, con un trittico di attrici che più italiane non si può: Valeria Golino, Matilda De Angelis ed Elodie, quest'ultima alla sua prima vera consacrazione festivaliera. Una storia di dolore, prigione e rinascita, girata con quella sobrietà poetica che solo Martone sa maneggiare.

🎬 Ma c'è anche Testa o croce?, western all'italiana ambientato nella Roma del Buffalo Bill, con un Alessandro Borghi in versione buttero tragico e Nadia Tereszkiewicz a far da dama fuggitiva. E poi Le città di pianura di Francesco Sossai, un viaggio etilico e malinconico tra le nebbie venete, che ha già fatto intonare brindisi alla critica internazionale.

📽️ E tra i giurati delle sezioni collaterali, a rappresentare l'arte e la visione italiana, c'è anche Alice Rohrwacher, regista pluripremiata e presidente della Caméra d'or. Una famiglia, quella Rohrwacher, che ormai sussurra il cinema come altri sussurrano il rosario.

🎖️ E il grande onore della serata d'apertura? A lui, al monumento vivente, all'ottuagenario più applaudito della serata: Robert De Niro. Palma d'Oro alla carriera, consegnata con emozione da Leonardo DiCaprio, suo figlioccio artistico e compagno d'avventure sul set. Tra standing ovation e lacrime trattenute, il pubblico ha capito: qui si celebra il cinema, ma soprattutto la memoria.

E i film stranieri? Titoli da leccarsi i baffi del proiettore: The Mastermind di Kelly Reichardt, Eddington di Ari Aster con Emma Stone e Joaquin Phoenix, The Phoenician Scheme del barocco Wes Anderson, che porta sullo schermo un cast da Olimpo hollywoodiano: Tom Hanks, Scarlett Johansson, Benedict Cumberbatch e compagnia elegante.

🎭 La giuria? Un'assemblea internazionale degna dell'ONU in frac: Halle Berry, Jeremy Strong, Hong Sangsoo… e sì, anche lì c'è l'Italia, silenziosa ma presente, come una nota perfetta in un'orchestra sinfonica.

✨ E tra gli ospiti, l'eleganza italiana trova nuova conferma ne il camaleonte italico che ogni tanto è costretto a interpretare se stesso: Pierfrancesco Favino. Avanza sul tappeto rosso al fianco della compagna Anna Ferzetti, lui in uno smoking nero di raso, lei in satin champagne: insieme danzano tra i flash come due protagonisti di un film che ancora non è stato girato, ma che già ci commuove.

E mentre le luci dei riflettori accarezzano i volti sorridenti, e il vento della sera profuma di salsedine e lacca per capelli, la Croisette si trasforma ancora una volta in teatro del sogno. Ma con più regole, meno trasparenze e – diciamolo – un pizzico di nostalgia per i tempi in cui Cicciolina sfilava in guêpière e un fotografo si rompeva il braccio per un topless.

Ma tant'è, signore e signori... questa è Cannes!


Sasha Bazzov


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