Festival di Cannes 2025 - I Vincitori

Tutti i Premi

La 78esima edizione del Festival di Cannes ha scritto una delle sue pagine più intense e politicamente cariche. Un'edizione segnata da blackout in città, standing ovation sul red carpet e soprattutto da film che parlano di memoria, identità e libertà.

🎥 La Palma d'Oro, il massimo riconoscimento del festival, è stata assegnata al regista iraniano Jafar Panahi per A Simple Accident. Un'opera potente e personale, che racconta la storia di un meccanico che, dopo un incidente notturno, sospetta di aver riconosciuto nel cliente del suo garage l'uomo che lo aveva torturato in prigione anni prima. Prima di agire, coinvolge altri ex detenuti per scoprire la verità. Un film che unisce tensione emotiva e denuncia sociale, celebrato da Juliette Binoche per "il cuore, la tenerezza e la libertà ritrovata".

🏆 Il Grand Prix, secondo premio per importanza, è stato conferito al norvegese Joachim Trier per Sentimental Value. Il film esplora le fratture familiari tra un regista anziano e le sue due figlie, tra arte, trauma e riconciliazione. Con un cast d'eccezione – da Stellan Skarsgård a Renate Reinsve e Elle Fanning – la pellicola è un'opera corale che parla di identità e paternità artistica.

🎬 Il Premio per la Miglior Regia è andato al brasiliano Kleber Mendonça Filho per L'agente segreto, thriller politico ambientato nel Brasile del 1977. Protagonista è Marcelo, un professore che rientra a Recife e si trova coinvolto in una fitta rete di segreti legati alla dittatura. Un'opera di tensione e memoria storica.

🌟 Migliore Attrice è Nadia Melliti per La petite dernière, diretto da Hafsia Herzi. Il film racconta la storia di Fatima, giovane musulmana che si confronta con la propria identità sessuale in un contesto scolastico elitario. L'opera ha vinto anche la Queer Palm.

🎭 Miglior Attore è stato premiato Wagner Moura per il ruolo di Marcelo in L'agente segreto. L'attore brasiliano, noto al grande pubblico per Narcos, porta sullo schermo vulnerabilità e determinazione in un contesto di repressione politica.

🖋️ Il Premio alla Miglior Sceneggiatura è stato conferito ai fratelli Jean-Pierre e Luc Dardenne per La maison maternelle, film che segue cinque adolescenti alle prese con gravidanze precoci. Un'opera sociale, diretta con il rigore e la sensibilità che da sempre contraddistinguono il loro cinema.

🎖️ Il Premio Speciale della Giuria è andato a Resurrection di Bi Gan. Un racconto visionario che parte dal cinema muto per proiettarsi in un futuro distopico, dove sogni e realtà si confondono.

🎥 Il Premio della Giuria, assegnato ex aequo, è stato vinto da Sirat di Oliver Laxe e Sound of Falling di Mascha Schilinski. Il primo è un road movie nel deserto marocchino su un padre alla ricerca della figlia scomparsa. Il secondo è un affresco storico che attraversa quattro decenni tedeschi attraverso la vita di quattro ragazze.

🎬 La Caméra d'Or per la miglior opera prima è stata assegnata al film iracheno The President's Cake, una riflessione ironica e tenera sull'infanzia e la guerra. Menzione speciale a My Father's Shadow di Akinola Davies Jr.

📽️ Infine, il premio per il miglior cortometraggio è andato a I'm glad you're dead now di Tawfeek Bahrom, cupo e provocatorio ritratto di una vendetta simbolica e interiore.

La giuria, presieduta da Juliette Binoche, e composta da personalità come Halle Berry, Alba Rohrwacher, Carlos Reygadas, Leïla Slimani e Jeremy Strong, ha premiato un cinema che non ha avuto paura di rischiare, raccontare e emozionare.

Sasha Bazzov


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