
Homer Simpson e l’età che cambia sempre
C'è un dettaglio che, a un certo punto, ogni fan dei Simpson ha provato a cercare: quanti anni ha davvero Homer Simpson? Qual è la sua data di nascita? La risposta, come spesso accade a Springfield, è più complicata di quanto sembri. E più ci si addentra nella questione, più le certezze si sgretolano come una ciambella dimenticata al sole.

Un documento esiste. Un indizio apparentemente definitivo. Nella sedicesima puntata della quarta stagione, intitolata "Duffless" – in italiano, "Niente birra per Homer" – compare, per pochi secondi, la patente di guida di Homer. E lì, nero su bianco, si legge una data: 12 maggio 1956. C'è tutto: nome completo, indirizzo, descrizione fisica, firma, scadenza. È il tipo di informazione che un archivista conservatore vorrebbe incorniciare. Ma siamo nei Simpson. E nulla, nei Simpson, è mai definitivo.
Perché in un altro episodio – stagione 14, episodio 8, "The Dad Who Knew Too Little" – Homer rivela il proprio indirizzo email: chunkylover53@aol.com. Una scelta che, per quanto grottesca, ha fatto pensare a molti che quel "53" indichi l'anno di nascita: 1953, tre anni prima della data riportata sulla patente. Una contraddizione? Certo. Ma non è l'unica.
Nel secondo episodio della decima stagione, "The Wizard of Evergreen Terrace", Homer si autodenuncia: dice di avere "38,1 anni". L'episodio è andato in onda nel 1998. Il che farebbe risalire la sua nascita al 1960. Ancora un'altra data. Ancora un'altra versione di sé.
In effetti, cercare coerenza cronologica nei Simpson è come cercare logica nei sogni. Il tempo, a Springfield, si piega. Si adatta. Nelle prime stagioni, Homer e Marge vengono mostrati da giovani negli anni '60, tra hippie e controcultura. Ma in episodi più recenti, la loro giovinezza è traslata negli anni '90, tra grunge, floppy disk e cellulari a conchiglia. L'identità anagrafica si aggiorna, per restare riconoscibile alle generazioni che cambiano.
È uno degli artifici più brillanti della serie: l'età dei personaggi non è mai fissa, perché i personaggi stessi non invecchiano. Sono icone, non biografie. Archetipi, non individui storici. Homer ha sempre circa 39 anni. È eternamente padre, eternamente marito, eternamente impacciato. Se invecchiasse davvero, oggi avrebbe quasi 80 anni, e somiglierebbe sempre più al nonno Abraham. Ma così facendo, la serie perderebbe il suo equilibrio comico: quella precarietà emotiva e sociale che rende Homer un uomo qualunque. E quindi, nessuna età gli è concessa. Solo un eterno presente.
La patente vista in "Duffless" resta, tra tutti gli indizi, il più chiaro. Ma è anche una delle tante finzioni che i Simpson amano costruire per poi demolire. L'anagrafe di Springfield non è fatta di numeri, ma di gag. Di cortocircuiti. Di parodie della coerenza stessa.
Perché se c'è una cosa che Homer Simpson ci insegna, è che l'identità non si misura in anni, ma in episodi. In panini mangiati, in birre bevute, in esclamazioni di sorpresa. D'oh!
Sasha Bazzov