The Last of Us - Stagione 2 - Episodio 3
Dopo le emozioni fortissime della scorsa puntata, era inevitabile che The Last of Us rallentasse il passo. L'episodio 3 della seconda stagione si presenta come una pausa necessaria per riprendere fiato, ma non per questo meno carica di tensione emotiva.
Ellie si trova a dover affrontare il dolore incontenibile per la perdita di Joel, una ferita che la serie esplora con delicatezza e profondità. La comunità di Jackson, nel frattempo, è costretta a ricomporsi dopo l'assalto devastante degli infetti, che ha lasciato dietro di sé morte e disperazione. È in questo clima di lutto collettivo che inizia a maturare il seme della vendetta: un sentimento che Ellie tenta di mascherare sotto la bandiera della giustizia, ma che risulta evidente negli sguardi, nei gesti, nelle scelte.
L'episodio introduce una nuova comunità, ampliando ancora una volta il mondo crudo e frammentato dell'apocalisse. Diverse fazioni emergono, ognuna con proprie regole, paure e obiettivi. Queste nuove realtà arricchiscono l'universo narrativo, rendendolo ancora più stratificato e imprevedibile.
La decisione di partire per Seattle non arriva da un consenso collettivo. Anzi, mentre Jackson sceglie la via della democrazia per decidere come agire, Ellie e Dina fuggono di nascosto, spinte da un'urgenza personale che non può più essere trattenuta. È una partenza solitaria, diversa da quella raccontata nel videogioco Naughty Dog, dove Tommy si lanciava per primo all'inseguimento di Abby.
Le differenze rispetto al gioco si fanno sentire anche nei comportamenti dei personaggi: Tommy qui è più cauto, Ellie è più tormentata. Scelte narrative che riflettono una comprensione più sfumata e matura dei loro drammi interiori, adattando la storia al linguaggio seriale senza tradirne l'essenza.
L'elaborazione del lutto, il percorso verso la vendetta, la costruzione di nuove alleanze e nuovi nemici: The Last of Us – Episodio 3 "The Path" è un episodio di transizione, ma fondamentale. Un momento in cui il dolore si trasforma in determinazione, e il mondo si fa ancora più duro e complesso.
Sasha Bazzov
