The Last of Us - Stagione 2 - Episodio 4

Titolo episodio: Giorno 1
Titolo originale: Day One
Data di uscita: 5 maggio 2025 (Sky Atlantic e NOW in Italia, HBO e Max negli Stati Uniti)
Genere: Drammatico, Post-apocalittico, Azione, Psicologico
Regia: Peter Hoar
Attori principali: Bella Ramsey, Isabela Merced, Gabriel Luna, Young Mazino
Durata: 58 minuti
Sceneggiatura: Craig Mazin, Neil Druckmann
Fotografia: Ksenia Sereda
Montaggio: Timothy A. Good

Produzione esecutiva: HBO, Sony Pictures Television, Naughty Dog, Word Games, PlayStation Productions

La quarta puntata della seconda stagione di The Last of Us segna un punto di svolta. Non solo per la costruzione narrativa, ma per il modo in cui la serie HBO sceglie di rileggere il materiale originale, con coraggio e sensibilità. Qui, tra corridoi oscuri della metropolitana e silenzi carichi di tensione, accade qualcosa che i fan aspettavano da tempo. Ellie e Dina si spogliano finalmente di ogni esitazione e si abbandonano a un momento d'amore puro, autentico, tanto atteso quanto fragile.

La serie ha saputo prendersi il suo tempo, lasciando maturare questo legame episodio dopo episodio. E quel bacio, quell'intimità conquistata nel cuore del caos, non è solo fan service. È un atto di resistenza, una dichiarazione d'identità, un frammento di dolcezza in un mondo che divora tutto. Ma non è finzione romantica, perché subito dopo, la verità bussa alla porta. Dina è incinta. E quell'amore, appena sbocciato, si trova già a fare i conti con il peso della sopravvivenza.

Nel frattempo, la puntata ci mostra come il confine tra giusto e sbagliato si faccia sempre più labile. Ellie, per salvare Dina, si espone al morso di un infetto, sapendo di essere immune. Un gesto estremo, che nel videogioco accade in modo diverso, ma che nello show acquista una potenza nuova. È un atto di sacrificio che segna un passaggio definitivo. Qui non si tratta più solo di vivere, ma di decidere quanto si è disposti a perdere per proteggere chi si ama.

In questo episodio, la brutalità irrompe senza pietà. Le fazioni iniziano a delinearsi con maggiore chiarezza. Abby e la WLF non sono più solo figure sullo sfondo, ma presenze minacciose, ombre che incombono su ogni scelta. E la vendetta, quella che Ellie cova come brace sotto la pelle, comincia lentamente a prendere forma. Non è più solo un'idea. È un percorso che ha già iniziato a reclamare sangue.

The Last of Us 2x4 riscrive i momenti chiave del videogioco senza tradirne lo spirito. Le spore non ci sono, è vero, ma l'impatto narrativo resta intatto, se non addirittura potenziato. Il gesto di Ellie che si offre al morso, lo sguardo di Dina che vacilla tra amore e terrore, la pistola tra le mani tremanti: sono immagini che restano, che scavano, che segnano un prima e un dopo.

Questa non è solo una puntata che fa progredire la trama. È un'esplorazione profonda dell'amore, della paura, dell'ambiguità morale che domina ogni scelta in un mondo spezzato. È il momento in cui l'umanità, anche la più pura, inizia a contaminarsi con la logica della sopravvivenza.

E ancora una volta, The Last of Us dimostra che il vero orrore non sono gli infetti, ma tutto ciò che l'amore e la rabbia riescono a trasformare.

Sasha Bazzov


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