
Wargames (1983, John Badham)
Data di uscita: 28 ottobre 1983 (Italia)
Regista: John Badham
Sequel: Wargames 2 - Il codice della paura
Case di produzione: Metro-Goldwyn-Mayer, United Artists, Sherwood Productions
Distribuzione in italiano: CIC
Con Ally Sheedy, Matthew Broderick, Dabney Coleman, John Wood (II), Michael Madsen
Descrizione
L'America degli anni '80 si sveglia nel bagliore verdastro dei monitor, mentre David Lightman naviga nel cyberspazio come un moderno Ulisse armato di modem e curiosità fatale. Le sue dita danzano sulla tastiera come quelle di un pianista del caos digitale, ignaro di star componendo una sinfonia apocalittica.
Jennifer osserva questo giovane Prometeo informatico con occhi dove brillano scintille di ammirazione e terrore. Il loro mondo adolescenziale si intreccia con quello della Guerra Fredda come fili di codice in un programma impazzito.
WOPR-Joshua emerge dalle profondità del NORAD come un'entità primordiale risvegliata dal suo sonno binario. La sua voce metallica risuona attraverso gli altoparlanti come un bambino curioso con le chiavi dell'arsenale nucleare tra le mani. «Giochiamo a Guerra Termonucleare Globale?», chiede, innocente come un lupo in veste d'agnello digitale.
I corridoi del comando militare diventano labirinto dove David corre contro il tempo. I generali guardano impotenti mentre un ragazzino cerca di fermare l'apocalisse che lui stesso ha scatenato. Le mappe strategiche brillano sui megaschermi come costellazioni di morte imminente.
Il finale si dipana in una lezione di filosofia giocata a tris: WOPR comprende l'assurdità della guerra attraverso un gioco che non può vincere, mentre l'umanità trattiene il respiro sull'orlo del baratro nucleare. «L'unico modo per vincere è non giocare» risuona come un mantra di salvezza digitale.
Giudizio critico
Badham realizza un thriller che trascende il suo tempo, fondendo magistralmente paranoia nucleare e alba dell'era informatica. Attraverso gli occhi di un adolescente, il film esplora le paure della Guerra Fredda con un linguaggio che parla ancora al presente. La performance acerba ma magnetica di Broderick e la sceneggiatura intelligente trasformano quella che poteva essere una semplice avventura adolescenziale in una riflessione profonda sulla follia della corsa agli armamenti e sui pericoli dell'intelligenza artificiale.